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martedì 4 luglio 2017

Vi SVELO LA VERITA' SULL'ALBERO DEL PECCATO ORIGINALE!!!

IL FRUTTO DI UN ALBERO.

LA CONOSCENZA 

DEL BENE E DEL MALE!



Da secoli l'uomo di ogni nazione è alla ricerca  affannosa di quale sia realmente l'albero della conoscenza del bene e del male, tutti hanno sempre creduto che fosse un melo antico o un cotogno, per le leggende che si narrano attorno ad esso, ma sarà vero?

In genesi si legge solo che Adamo ed Eva trovarono i frutti di questo albero poi per altro definito non albero ma un atto sessuale, va beh l'uomo se non vede l'atto sessuale in tutte le cose che esistono non è contento, per cui oggi il frutto del peccato originale è un atto sessuale, poi nascosto come se fosse albero, ma questo non è dimostrabile è solo una teoria, un ipotesi, fatta da persone fondamentalmente perverse in loro stesse, che voglio a tutti i costi vedere in quel peccato, il primo atto sessuale liberatorio contro Dio, queste sono le vere motivazioni del perché si legge quel tratto della genesi, con questa ottica sessuale. 

Mi dispiace tanto dirvi che invece era proprio un albero, che dava frutti veri e propri, i quali erano in grado di mutare realmente qualcosa nel genoma umano.  Ma quale sarà veramente l'albero imputato?  Per capire ciò dobbiamo leggere dei testi antichi che gli ebrei si tramandano da millenni, non solo in parte descritti nella Thorà, ma anche in altri testi, i quali descrivono un antichissimo testo tramandato dalla notte dei tempi e in parte rivelato anche nella A.T, dove si racconta come Dio mediante un suo messaggero, trasmise ad Adamo prima e poi ai suoi figli, e nelle generazioni una certa conoscenza, in questo libro si descrive quali erano le cose che si dovevano evitare nel mangiare per ottenere i benefici di Dio e amministrare i suoi doni=poteri, mediante questo genere di ritualità che oggi, diremo sorpassate e alquanto magiche, realmente i padri dell'Ebraismo riuscivano a imporsi nel mondo mediante i favori dei principi angelici, sembrano a noi cose pazzesche eppure non è affatto vero.  In questo testo, che non ho mai letto,  ma ho avuto la possibilità di conoscerne il contenuto dal Signore in tempi passati;  per altro come Cristo mi disse, non c'è scritto quale sia l'oggetto in questione, l'ho compreso da quello che mi ha rivelato. In questi giorni curiosamente m'è tornata alla mente questa questione, e ho inteso il discorso di quel tempo, qual'è il vero albero della conoscenza del Bene del Male, per altro  queste piante sono molto utilizzate dagli Ebrei come frutto prelibato di quelle terre, certamente il primitivo ed originale albero aveva qualcosa che gli attuali "figli, in senso di piante" non posseggono più, ma l'albero è quello, parlo più esattamente del MELOGRANOPunica granatum, come potete vedere il termine melo esiste nella parola, ma di proposito chi sapeva volle leggerne solo una parte, per far credere al mondo che fosse un Melo o pomo come poi venne portato avanti, con il discorso di Elena di Troia, della Mela D'oro, quando invece era un Melograno. 

Si deve sapere che i profeti Ebraici, per avere locuzioni, visioni, apparizioni non mangiavano mai, tutto quello che produceva un succo rosso; che fossero frutti o verdure o animali, specialmente quelli che assomigliavano più al sangue, come appunto è il Melograno, frutto per altro originario di quelle terre e dell'Asia.

Qui di seguito pongo alcuni link che parlano di questo frutto particolare, per altro il suo interno ha una notevole assomiglianza con la tiroide, visto che essa è formata da masse simili ai grani del Melograno, osservate la similitudine. 









Qualcuno dirà "un frutto così straordinario con proprietà così medicamentose sia il frutto che ha condotto l'uomo al peccato Originale?", ma certamente proprio perché ha tutte queste qualità che dimostra di essere il frutto della conoscenza del bene e del male, sicuramente, il primo albero il capostipite possedeva qualcosa che gli attuali Melograni non posseggono più, a meno che non si tratti di una varietà, selvatica o molto rara, oppure potrebbe sempre essere lo stesso melograno ma in una fase di maturazione quand'è ancora acerbo, non posso saperlo, sono più propenso a credere che sia una varietà scomparsa dalla quale sono originate quella attuali, che hanno solo una minima parte del genoma che mutò quello umano, per cui non ha più l'effetto antico, però rimane sempre quello l'albero. Per altro il frutto del Melograno tanto amato dal popolo ebraico, che lo usa molto nella sua cucina, perché rientra nella tradizione millenaria, non sapendo neppure loro che è quello l'albero del peccato originale, il vestiario dei rabbini spesso ha dei campanellini a forma di Melagrana, considerati di buon auspicio.

Tra le piante che producono un succo rosso, oggi ve ne sono altre, tipo la ciliegia, sempre di origine asiatica, anche certi tipi di pesca antica hanno la polpa rossa-viola, per altro molto migliori di quelle a pasta bianca o gialla, poi ci sono le fragole, lamponi, mirtilli, etc alcuni tipi di arancia rossa, tra le verdure abbiamo le rape rosse e la barbabietola, il pomodoro e le carni tutte, ovviamente contengono sangue. Ma non l'uva, perché un conto è il vino rosso dopo fermentazione, perché ottenuto dalla spremitura dei frutti e la fermentazione delle bucce cioè del cuticola o "pelle" dell'acino, perché la polpa dell'uva rossa o nera è bianca, se si separano le bucce dalla polpa si ottiene un succo chiaro e non rosso, quindi l'uva non è un frutto a succo rosso.  L'uomo da sempre è stato attratto dal color rosso, perché simbolo di vita, del sangue ecc, per cui quel che si afferma in Genesi, "bello da vedere e buono da mangiare" era riferito ad un frutto di color rosso e con succo rosso, il Melograno.

Ora perché il Melograno è il frutto della conoscenza del bene del male, guardando tutte le proprietà che la scienza moderna ha fino ad oggi scoperto, potremo anche pensare che effettivamente è una pianta a tutto tondo, che possiede in se proprietà veramente notevoli. Si dice in fatti che il mangiare questo frutto avrebbe prodotto la morte, ma colui che era mellifluo, viscido, astuto e menzognero, cioè il demonio, disse loro che non era vero, non sarebbero morti, ma quel frutto li avrebbe trasformati, cambiati mutati. 

Dire il bene e il male fa capire un aspetto importante, del frutto stesso, il bene si cela “nel”, cioè dentro al frutto e il male nella sua scorza che lo protegge ecco dove si trova il "veleno". Per altro molte piante hanno proprio nelle scorze dei loro frutti una sostanza che è velenosa o tossica per gli animali e gli insetti. Nei semi di molte piante per esempio c'è il laetrile sostanza per altro con proprietà antitumorali.

Consideriamo che il termine bello nasconde spesso un veleno, quello che è bello spesso è velenoso, Satana si definisce il più bello, ma è il più velenoso. Infatti in natura molto spesso gli animali o gli insetti molto appariscenti con colori sgargianti sono altamente velenosi, di esempi ne abbiamo quanti ne vogliamo, parliamo per esempio della rana blu o rossa o del serpente marino, per cui si comprende bene che il "veleno" diciamo così del Melograno sta nello sua scorza e semi, non è un vero veleno, ma una sostanza mutagena che ha alterato ed aperto certi ricettori che stanno nel cervello, forse probabilmente viene metabolizzata dalla tiroide. Ecco dove si trova l'elemento "velenoso" è ovvio pensare che non sbucciavano la frutta ma la mangiavano tale e quale, per cui assorbivano sia l'aspetto positivo che negativo, probabilmente la combinazione tra la polpa succosa e la scorza produce quell'effetto, è fortemente probabile che la sostanza in questione si formi proprio dalla mescolanza tra la polpa e la scorza e anche i semi. Ma ovviamente i melograni attuali non hanno certamente più le caratteristiche del primitivo e originario albero, mi sembra più che ovvio, certamente mantengono le caratteristiche più positive, che negative.


Interessante questo articolo:

http://salute24.ilsole24ore.com/articles/13771?refresh_ce=1

Le caratteristiche della pianta sono interessanti, perchè è un albero a tendenza cespugliosa, non molto alto e curiosamente fa fiori rossi e frutti rossi, come si vede in figura. 




Quindi la pianta è bella in tutti i sensi, sia per i fiori che i frutti ed oltretutto ci  si arriva facilmente, per cui era facile che un essere umano venisse tentato nel raccoglierlo, visto che erano a portata di mano.

La cosa interessante è che gli animali lo potevano mangiare, mentre l'uomo no e questo fa capire che il frutto ha in se ha qualcosa che interagisce, con qualche sostanza che è presente in noi, qualcosa che gli animali non hanno.



Qual'è la sostanza che ha indotto il peccato originale?

Ora cosa ha introdotto il peccato originale, nel DNA?
C'è scritto, “ si videro nudi” per vedersi nudi, devono aver subito un cambiamento, devono aver inserito nel loro corpo, - DNA un qualcosa che ha aperto i loro occhi, ma di quali occhi si tratta ? Gli occhi del corpo? Noo. Quelli dell'anima? Noo, e allora quali? Quelli della mente, o meglio dire l'occhio che si trova dentro al cervello, qualcuno dirà che nel cervello non abbiamo un occhio ed invece si. Stiamo parlando della pineale cioè della ghiandola che in certi animali come le iguane corrisponde ad un occhio reale che hanno dietro alla testa, noi non lo abbiamo, ma abbiamo una ghiandola nel nostro cervello, che ha la stessa struttura di un occhio e produce delle sostanze capaci di alterare la nostra percezione, o meglio dire affinarla. Ora il peccato ha aperto questa ghiandola, cosa s'intende per aprire, s'intende attivarla, renderla capace di agire in un certo modo. Infatti per secoli la chiesa che conosceva il segreto della Pineale l'ha trattenuto per se, facendo di tutto perché nessuno si occupasse di questa piccolissima ghiandola che si trova nel cervello, per quale ragione ?Avevano scoperto che questa ghiandola permette di far delle cose non proprio terrene, quasi quasi di natura soprannaturale. Infatti le sostanze che la ghiandola secerne sono in grado di mutare ed alterare non tanto la psiche quanto alcune percezione extrasensoriali, più precisamente la telepatia e altre capacità di natura spirituale, ecco perché da sempre la chiesa non ha mai voluto e ha sempre promosso una linea contro questa ghiandola per tentare di neutralizzarla, la scienza gli è andata dietro per altro producendo farmaci che la distruggessero come il fluoro, pensando che la chiesa avesse ragione, senza sapere che non era affatto vero, che la chiesa aveva mentito anche alla scienza che c'è caduta come un pero cotto.

La ghiandola di per se non è un male, perché l'ha creata Dio, con una precisa finalità, se no poteva non metterla se non fosse stata importante.

L'attivazione in cosa consiste realmente?

Nell'introduzione nell'organismo di una sostanza capace di modificare effettivamente la genetica umana, quindi viene assorbita da un componente esterno cioè da un frutto quello del Melograno che altro non è che l'albero della conoscenza del bene del male. Altro che sesso!!

Il quale ha bloccato di fatto la ghiandola stessa, non del tutto, ma in modo tale da essere non più ricettiva verso la spiritualità elevata, cioè ha chiuso in realtà la porta a Dio, per cui loro videro quello che non dovevano vedere, gli fu limitata la percezione di Dio, e videro quello che erano realmente cioè nudi; venendo a mancare l'elemento di apertura verso Dio, si aprì quello di apertura verso il maligno, si perché la ghiandola ha in se , due porte, diciamo così, cioè due serie di geni, che se disattivi l'uno si attiva l'altro, con tutte le conseguenze del caso, per cui è logico dire, si aprirono gli occhi e videro ciò che erano. Prima non potevano vedere il loro status vitale e non si rendevano conto di cosa essi fossero realmente, non sapevano e non avevano in se il senso del peccare, quindi la malizia non abitava in loro, solo per il fatto che i geni responsabili di tale attivazione non era attivi, mentre poi vennero attivati da una sostanza contenuta in frutto succoso rosso sangue, appunto il Melograno. Ecco il perché i profeti non mangiavano i frutti a succo rosso, perché se li avessero mangiati sarebbe venuto meno il contatto spirituale con Dio. Evidentemente anche se noi ora non siamo più molto ricettivi nel conforto di questi frutti, perché oggettivamente avendone già mangiato la prima volta, essi non sortiscono più lo stesso effetto, ma è facile che comunque sia la presenza di quella sostanza nel cervello limiti ulteriormente la possibilità di elevazione spirituale, quindi i frutti rossi che riteniamo far molto bene all'organismo, ed è così, hanno in loro stessi, qualcosa che deprime la pineale, quindi chi ne fa molto uso è certamente una persona molto poco spirituale, è probabile che tutti i frutti a polpa e succo rossa abbiano questa sostanza in loro stessi.
Penso che forse la nostra sostanza imputata sia un componetene organico che contiene forse cianuro, o un gene che lo contiene o lo produce. Forse un gene cianurato, non dico che non possa esistere.
Perché dire : “Dio sa che non morirete” s'intende che la sostanza in quelle concentrazioni non è mortale, ma se fosse di più, si!. Potrebbe essere proprio il Laetrile o qualcosa di molto simile, che i semi del melograno contengono e forse anche la buccia. Dato che i semi del melograno sono tanti, contrariamente a quanto possa essere un altro tipo di frutto, che generalmente ha da uno a pochi semi, le pesche, le albicocche ecc con un solo frutto non si ottiene nessun avvelenamento.
Quindi per produrre il cianuro in un frutto, ci deve essere un gene predisposto a generare una forma cianurata adatta alla difesa della piante ed forse anche ad altro. Per cui, la sostanza imputata potrebbe proprio essere un forma di laetrile ma in forma di gene, perché questa non ha mutato solo temporaneamente i geni, ma in modo definitivo, quindi è il gene stesso che produce il laetrile che ha causato il danno a tutta l'umanità.
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Il gene "cianurato" che ha disattivato il lato "buono " della pineale per attivare il lato "cattivo" e quindi i loro occhi interiori videro quello che fino a quel momento, non avevano visto. 



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Importante!

Ho sempre scritto che personalmente divido i testi che Dio da me, da quelli che non sono dati da Dio a me, apponendo al testo il termine Messaggio, per far capire che il testo viene da Dio, mentre dove non vi è scritto"MESSAGGIO" sono io che scrivo e quindi da prendere con le pinze, non farò mai come facevano i profeti di un tempo che mescolavano i loro pensieri ai testi ricevuti da Dio , per cui tutto diveniva di Dio, anche le eresie, poi insegnate anche attualmente dalla chiesa ai successori."Bisogna anche dire che data l'istruzione che ricevetti da Dio fin da bambino, è indubbio che alle volte faccio uso di essa, però posso sempre errare, non sono Dio!