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martedì 14 aprile 2015

Anche S. Agostino ipotizzava alla luce di scritti di altri.

Anche S. Agostino ipotizzava alla luce di scritti di altri.

Mi sono dedicato alla lettura degli scritti di questo santo, giusto oggi 14 aprile 2015. E l’ho fatto tenendo presente le cinque regole d’oro dello Spirito Santo. Che qui ri-elenco


  1. Lo Spirito Santo è prefetto!
  2. Lo Spirito Santo non sbaglia Mai!
  3. Lo Spirito Santo non si contraddice Mai!
  4. Lo Spirito Santo non si smentisce Mai!
  5. Lo Spirito Santo dice sempre la Verità!
Da i modi di parlare di S. Agostino, e da come si pone il suo ragionare, esso non parla per bocca dello Spirito Santo, perché esso ipotizza tantissimo nei suoi scritti, non ha la certezza di quello che afferma, lo fa alla luce di precedenti testimonianze di molti soggetti che lo hanno preceduto e che hanno tentato anch’essi di capire il pensiero di Dio e da testi sacri, non dichiara che quello che afferma è certo e sicuro, fa discorsi ipotetici, e dato che lo Spirito Santo non ipotizza mai, e ciò che  afferma lo S.S. è sempre verità. Agostino non parla per bocca dello Spirito Santo, ma ipotizza alla luce della sua intelligenza umana, ed infatti lo dice pure, che tenta lui stesso di dipanare a suo modo, le imprecisioni che aveva letto da chi lo ha preceduto.
In tutti capitoli di queste lettere si nota spessissimo l’uso di forse, oppure, già il suo parlare è incerto, denota insicurezza, e non conoscenza di quello che va esponendo, altrimenti avrebbe interpretato con sicurezza e precisione la sacra scrittura. Perché se avesse avuto l’illuminazione dello Spirito Santo avrebbe decretato una sola parola unica e indiscutibile, perfetta, perentoria, su ogni tema, senza creare una quantità immensa di scritti; invece nei suoi testi si evidenzia tutt’altro, un ragionamento umano.

link: “”Che significa "cielo e terra".
1.       3. Oppure per "cielo" si deve intendere forse la creatura spirituale, perfetta e beata per sempre fin dal primo istante della sua creazione, per "terra" al contrario la materia corporea ancora imperfetta? Infatti la terra - è detto - era invisibile e confusa e le tenebre erano sopra l'abisso 6, parole con cui [la Scrittura] sembra indicare lo stato informe della sostanza corporea. O forse con queste ultime parole della frase viene indicato anche lo stato informe di entrambe le creature, cioè della corporea, per il fatto ch'è detto: La terra era invisibile e confusa; di quella spirituale, invece, per il fatto ch'è detto: Le tenebre erano sopra l'abisso?In questo caso, l'abisso tenebroso sarebbe un'espressione metaforica per denotare la natura della vita ch'è informe, se non si volge verso il Creatore, poiché solo in questo modo può assumere la forma per cessare d'essere abisso, e può venire illuminata per cessare d'essere tenebrosa. Inoltre, in qual senso è detto: Le tenebre erano sopra l'abisso? Forse perché non c'era ancora la luce? Poiché, se la luce fosse esistita, sarebbe stata sopra l'abisso e, per così dire, diffusa sulla sua superficie: ciò avviene nella creatura spirituale quando si volge alla luce immutabile e incorporea che è Dio.”””

Tutti pensieri ipotetici, non possiede nessuna certezza in quel che affermava.


Come si legge in questo passaggio preso come esempio, per tutti i testi ben si vede l’insicurezza, e le ipotesi, che Agostino pone per tentare di spiegarsi quello che non conosce, se esso avesse avuto l’illuminazione dello S.S. certamente avrebbe non ipotizzato e avrebbe dato una risposta precisa e unica per ogni argomento trattato o ogni domanda che esso stesso si fosse posto.  Questo modo di parlare dimostra che Agostino non conosce la natura intrinseca di Dio, non conosce nemmeno la natura materiale della sostanza, e non conosce neppure le leggi che sovrastano ogni cosa e nessuno gliele ha rivelate.  
Quello che stupisce di più è che S. Agostino, inizia il suo percorso di asceta, discepolo di Cristo, credendo fermamente nel millenarismo, cosa per altro a cui credevano fermante tutti gli apostoli; Agostino ad un certo punto della sua vita nella comunità della chiesa cambia radicalmente opinione, opponendosi a questa visione millenaristica, che poi la chiesa stessa condannò. Certo che hanno avuto un bel fegato a condannare la voce di Dio ed è un bell’affronto! Se in Agostino fosse esistito lo Spirito Santo non avrebbe cambiato il suo pensiero, anche se fosse stato costretto da una chiesa che non poteva accettare l’idea di un millennio felice, avrebbe dovuto ribadire con forza la sua idea originaria. Lo stesso pensiero, è stato prima di tutto creduto e sottolineato dagli stessi apostoli; ricordiamo che essi ricevettero lo S.S. assieme alla Vergine, per cui come potevano errare?  Quindi questo fa capire che Agostino, corruppe il suo spirito in favore di un idea indotta e forse anche condotta da altrui pensieri.
Questo fatto fa capire che Agostino solo all’inizio aveva probabilmente lo Spirito Santo che lo guidava, ma poi, sia gli studi teologici, che la presenza di una chiesa coercitiva, lo ha dominato, per cui in esso lo Spirito Santo non parlava più. Infatti dai suoi testi si evince proprio questo, un ragionamento unicamente umano e non Divino. Addirittura stravolge il senso reale delle scritture, riducento tutto ad una metafora, e si legge bene che il suo intento non è quello di valorizzare e divinizzare Dio, ma di renderlo umano, e quindi passibile di errore, come si può asserire che quello che Dio fa è un errore? Perchè il dire per esempio che non è vero che il soffio di Dio non è santo, è come dire che Dio a mentito. E questo è fare peccato non perdonabile contro Dio.Ecco perchè molta parte del mondo filosofico e della scienza accetta questo santo, perchè con la sua parola ha scardinato il credo di Dio.
Anzi proprio per il fatto che è un ragionamento, non viene da Dio, perché Dio non espone a noi i suoi ragionamenti, e ci manifesta solo i suoi comandi. Quindi se Agostino fosse stato investito dallo Spirito Santo esso avrebbe parlato al “santo” con la logica del comando, non con la logica del, ragioniamo insieme. No,No! Questo è un tipico errore umano, Dio quando parla non lo fa ragionando con l’uomo, lo fa esprimendo un suo pensiero diretto, dando un comando perentorio, che quello che asserisce è! E basta! L’uomo si dovrebbe accontentare del comando ricevuto ed invece cerca di sondare il comando per tentare di carpirne qualsiasi cosa, ma facendo questo l’uomo tenta di sopraffare il comando di Dio, non si pone umilmente per capire come seguire quel comando, lo sonda cercando di scoprire qualcosa, non del comando, ma della natura e del ragionamento che sta alla base dello stesso.
Semmai ti espone il suo pensiero, ma sempre in senso di direttiva, non ti spiega, anche la parola di Gesù non è espressa in ragionamento, ma in esempi esplicativi per far capire a noi, i suoi comandi. Anche il dire per esempio come può satana essere diviso da se stesso, come può satana combattere satana, questo non è un commentare, ma è dichiarare la verità, ponendola in forma interrogativa. Cioè Gesù afferma con certezza sottoforma di comando e stabilisce delle verità mediante le quali pone interrogativi di riflessione agli uomini, perché essi comprendano la sua parola e la applichino senza che essi, ne possano dubitare o interrogarsi ulteriormente.
A proposito di ciò,  la fede sta proprio nel non chiedersi e non investigare ulteriormente la parola di Dio, cioè i suoi comandi e suoi ordini, quando l’uomo investiga nella forma di cercare di capire il pensiero di Dio, cioè di carpirne a Dio il suo ragionamento mediante ipotesi, ecco che scompare in noi la fede, cioè la certezza che quella parola sia di Dio, invece è proprio il comando dato da Dio Padre e poi da Gesù che impone all’essere umano di credere, la fede sta in questo, non nel porsi domande o interrogativi su come, perche dei misteri di Dio. Ma nel credere senza porsi domanda.
Secondo il pensiero di Dio, l’uomo non si dovrebbe neppure porre l’interrogativo su qualsiasi comando, dovrebbe solo fidarsi della parola di Dio, cioè accettare i comandi senza investigare, quando l’uomo non si fida, ecco che tenta di spiegare la parola stessa, ed ecco che viene meno la fede.
Se invece, è Dio che parla e vuole precisare alcune cose, allora in quel caso, le risposte sono univoche precise  e perfette senza nessuna possibilità di ipotesi.
Se il ricercare la verità, viene attuato con l'ipotesi, non si cerca la verità di Dio ma bensì, una verità più accomodante che va bene all'essere umano e non è la Verità Vera e Santa! L'ipotesi esprime un pensiero di macanza di certezza della della fede, come anche della certezza scinetifica. Quindi l'ipotesi è contraria alla certezza dello Spirito Santo!

Non dico che S.Agostino non sia santo...ma che non tutti i suoi scritti erano illuminati dallo Spirito Santo!



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Ho sempre scritto che personalmente divido i testi che Dio da me, da quelli che non sono dati da Dio a me, apponendo al testo il termine Messaggio, per far capire che il testo viene da Dio, mentre dove non vi è scritto"MESSAGGIO" sono io che scrivo e quindi da prendere con le pinze, non farò mai come facevano i profeti di un tempo che mescolavano i loro pensieri ai testi ricevuti da Dio , per cui tutto diveniva di Dio, anche le eresie, poi insegnate anche attualmente dalla chiesa ai successori."Bisogna anche dire che data l'istruzione che ricevetti da Dio fin da bambino, è indubbio che alle volte faccio uso di essa, però posso sempre errare, non sono Dio!